Il fotovoltaico rappresenta una soluzione ottimale per ridurre le emissioni di gas serra e risparmiare sui costi in bolletta, in un’ottica di sostenibilità ambientale.
L’energia del sole è una fonte di energia pulita, rinnovabile, il cui impatto sul pianeta è sempre più positivo, al contrario di quanto sostengono i falsi miti secondo cui il fotovoltaico inciderebbe negativamente sull’ambiente a causa dei costi energetici nelle diverse fasi di vita dei pannelli: dalla produzione allo smaltimento.
La carbon footprint, ovvero le emissioni di gas serra generati dalle attività legate al fotovoltaico, è certamente da considerare, con particolare riferimento agli step iniziali di produzione dei pannelli. Il costo energetico viene però compensato dalla quantità di energia prodotta durante il ciclo di vita dei pannelli, in costante aumento grazie all’innovazione tecnologica.
L’evoluzione della tecnologia ha consentito di abbassare progressivamente il costo energetico nelle fasi di produzione dei pannelli e al contempo di aumentarne la performance, contribuendo a ridurre sempre più l’”impronta di carbonio” del fotovoltaico.
Lo evidenziano gli studi scientifici in materia, tra i quali l’ultimo aggiornamento del Photovoltaics Report, realizzato dall’ente di ricerca tedesco Fraunhofer Institute for Solar Energy Systems.
Secondo i ricercatori, il tempo di ritorno per coprire la quantità di energia in fase produttiva si attesta oggi in media a un solo anno. Su un ciclo di vita di 20 anni l’energia prodotta sarebbe quindi 20 volte maggiore di quella necessaria per produrla. Un impatto ancora più positivo se si considera che il ciclo di vita dei pannelli è in costante aumento, con prodotti di ultima generazione in grado di garantire prestazioni elevate fino a 25-30 anni.
Anche la produzione di pannelli ha diminuito progressivamente il suo impatto, riducendo, ad esempio, l’utilizzo di materie prime per le celle in silicio, passate negli ultimi 16 anni da 16 g/Wp a circa 3 g/Wp.
Proprio grazie ai miglioramenti tecnologici la carbon footprint per la produzione di pannelli è potuta scendere dai 400-500 g/kWh degli anni ’70 a circa 20 g/kWh per quelli attuali.
Va ricordato, infine, che il tasso di riciclo dei pannelli solari a base di silicio è oggi di circa il 95%, con una produzione di rifiuti minima, a ulteriore conferma dell’impatto ambientale in costante diminuzione. Il tutto a fronte dei numerosi benefici derivanti dall’utilizzo di una fonte di energia pulita ed eco-sostenibile.
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